Il gruppo “Leggere in cerchio” condivide le letture che hanno segnato una svolta nella loro esistenza
"Un giorno all' anno 1960-2000" di Crista Wolf Prima edizione 2003 ( Monaco, Germania ) Edizione italiana 2006 edizioni e/o Sorivere come forma di resistenza contro l' inarrestabile perdita dellessere... Ogni anno, per 40 anni dal 1960 al 2000, l'autrice annota con scrupolosa fedeltà le esperienze, i pensieri, le emozioni del giorno 27 settembre.
"Vita e destino" di V. Grossman Prima edizione italiana 1980 V. Grossman nato in Ucraina nel 1905 da famiglia ebraica, morto nel 1964, scrisse questo testo nel1956. Sequestrato dal regime sovietico poté essere pubblicato solo nel 1956 in Svizzera. Il racconto si svolge durante la seconda guerra mondiale tra il fronte Russo dell'assedio di Leningrado e i campi di sterminio nazisti. Racconta in maniera magistrale, tutto l'orrore delle guerre, in cui comunque sopravvive la fiamma indistruttibile dell'umanità
"Il muro" di Jean Paul Sartre Edizioni Einaudi Prima edizione italiana 1947. Pubblicato in Francia nel 1939 - Edizioni Gallimard. Il libro è composto da cinque racconti in cui si narrano e si indagano le reazioni dei protagonisti alle prese con situazioni estreme, che mettono a nudo la molteplicità dei pensieri e delle emozioni più profonde ed inquietanti dell'uomo contemporaneo. Lettura dal primo racconto " Il Muro "
"La chiave a stella" di Primo Levi Uscito dopo "Se questo è un uomo" e "La tregua",appartiene al momento dedicato da Primo Levi, all'impegno della persona nella realtà e alla dedizione al proprio progetto di vita. "La chiave a stella" cosi come "Il sistema periodico" racconta il percorso di formazione di Faussone un tecnico, uomo apparentemente semplice ma capace di osservare ed analizzare il mondo che lo circonda e di trovare in esso, con coerenza, il proprio posto
"Il non fare" di Itsuo Tsuda, Luini editrice "È insito nella natura umana che la nostra attenzione si fissi quando ci si confronta con un pericolo imminente" scrive Tsuda "la fissazione ci inchioda, ci paralizza e ci priva delle nostre risorse abituali.
Ciò che infastidisce è che più si cerca di liberarsi dalla fissazione, più la fissazione diventa tenace E una situazione assurda, in cui la volontà di non aver paura ci porta ad una fissazione sulla paura" Tsuda parte da questa "tensione estrema" per chiedersi come facessero ad affrontarla e a uscirne personaggi come Mihamoto Musashi, il samurai che sopravvisse oltre 60 duelli mortali.